La manifestazione è nata nel 2001 dalla proposta dell’assessore Maurizio Fugatti in quanto era consapevole della mancanza di un evento tematico così importante nel territorio Trentino, perciò delegò a Walter Pericolosi, reduce di trent’anni di volontariato, l’onere di perpetrare questa idea. Lo spunto partì quindi dal comune di Avio, in quanto stanziò il budget per la realizzazione dell’evento legato all’inaugurazione della piazza di Sabbionara di Avio che fu quindi il luogo originale dove ebbe inizio Uva e dintorni.
Tale nome della manifestazione, di cui dopo la sua realizzazione, prese spunto dalla festa del vino che si teneva a Rovereto. Tutto ebbe inizio dalla squadra di Enrico Salvetti che vinse, nella città della quercia, la gara del palio della corsa delle botte nel 2000 e come premio ottenne la possibilità di organizzare un weekend a scelta nella propria città, con l’obiettivo di allestire una festa simile a quella dell’uva che si svolgeva a Rovereto. Ecco che allora, l’anno successivo, nel 2001, causa l’annullamento di tutti gli eventi a Rovereto per la caduta delle Torri Gemelle a New York, si segnò il confine fra la cessazione definitiva dell’evento nella città di Rovereto, e la nascita di una nuova manifestazione che si realizzò interamente ad Avio, riscontrando un enorme successo fin da subito, a cui vi parteciparono i primi cento volontari.
Il successo di Uva e dintorni ne uscì nella maniera più immediata, grazie alla magnifica organizzazione impostata ad esaltare il connubio enogastronomia di qualità e divertimento, termini quindi chiave della manifestazione. Già il secondo anno iniziarono a parteciparvi altri ospiti di altre città del vino come le squadre di Buttrio (Udine), per poi estendersi ad altri partecipanti provenienti dalla Toscana, Piemonte, Abruzzo, per arrivare al 2010 ad ospitare 15 città del vino provenienti da tutta Italia. Ogni città, infatti, si presenta ad Avio con il proprio simbolo e ha la possibilità di allestire, in una corte dedicata alle città ospiti, delle bancarelle in cui mettono in mostra i propri prodotti locali tra cui i vini tipici. Ciò rappresenta un importante passo di incontro e scambio di prodotti e idee, per non parlare dell’ospitalità offerta a ciascuna squadra della città ospite partecipante con i suoi 5 membri accompagnati dall’Autorità locale che trovano alloggio presso gli alberghi della zona. Ma perché Uva e dintorni è così affascinante e amata dalla gente?
Innanzitutto perché il turista che vi partecipa vede come viene prodotto ciò che mangia nelle varie corti, svelando così la poesia che si cela dietro al mondo dei fornelli; esempio emblematico è rappresentato dal caseificio di Sabbionara che permette di assistere alla produzione del formaggio in diretta con successivo assaggio del prodotto.
Per la parte ludica che si compone di divertimento, spettacoli e mercati medioevali laddove viene offerta la possibilità di essere spettatore di giochi antichi ormai dimenticati, come il palio della botte o la tradizionale pigiatura dell’uva con i piedi nudi, cosa che affascina i nostri occhi moderni. Uva e dintorni, è un evento molto profondo, perché capace di amalgamare la cultura e la storia al divertimento, infatti, non possiamo tralasciare la parte culturale che comprende la visita dei vigneti, la visita del castello e della tenuta di S. Leonardo comprensiva inoltre di un viaggio nel passato all’interno del museo dell’agricoltura associato.
La parte interessante è poi legata al fatto che tale manifestazione è itinerante, il che vuol dire che un anno viene realizzata nel paese di Sabbionara e nell’anno successivo ad Avio dove ci sono tre percorsi diversi per cui il turista per vedere tutti i percorsi ci impiega sei anni: questo risulta essere un aspetto molto attrattivo perché ogni anno c’è sempre qualcosa di nuovo e si può così offrire al visitatore nuovi percorsi, nuovi cortili e nuovi paesaggi. Analizzando quanto detto, cosa chiede allora oggi il turista visitatore?
E’ sicuramente la varietà di proposte, l’argomento vino abbinato alla storia, agli eventi, ai giochi, alla fantasia, alla gastronomia, ai prodotti casalinghi genuini e freschi come venivano elaborati nel passato: questo è quello che crea il vero appeal.
Sono quindi la storia, la tradizione che devono essere valorizzate nel nostro territorio. Infatti, in questo evento non a caso il vino è abbinato al contesto storico, all’amore per la propria terra, alle proprie passioni, fantasie, desideri e alla cultura che il nostro paese e il nostro territorio ci ha donato e sa donare. Impegnandoci a comunicare questo, ecco che allora il connubio vino e questo mix di elementi acquisisce un valore e un rilievo che nemmeno possiamo immaginare e il raggiungimento di questo merito lo dobbiamo a ciò che Uva e dintorni ci ha trasmesso e che continua a trasmetterci.